Guest Post: alla scoperta di Prosecco

Dopo un mese burrascoso in cui non ho avuto occasione di pubblicarvi Guest Post di altri blogger in giro per l’Italia, ecco che torna l’usuale appuntamento per scoprire nuovi borghi al di fuori della mia Liguria. Questa volta a scrivere per me sono Paola e Giuseppe, che ci porteranno alla scoperta di Prosecco, un quartiere molto caratteristico di Trieste.

Presentazione

Buongiorno amici di Fermo il tempo e Viaggio, ci presentiamo.
Siamo Paola e Giuseppe, una coppia appassionata di viaggi. Abitiamo in Friuli Venezia Giulia e prediligiamo i viaggi in Slovenia, Croazia e Austria. Siamo un po’ randagi e a noi, alla fine, basta andare. Non disdegniamo però viaggiare, quando possiamo, nelle grandi capitali europee. Giuseppe fa le foto e scrive di birra, erbe mediche e sauna. Io scrivo di viaggi, mete insolite, oltre che di viaggi fatti dal divano con un film o un libro. Amo le poesie e trovo sia terapeutico scriverle. Mi salvano da ogni male, così unisco a volte l’avventura di un viaggio con la bellezza della poesia.  Siamo convinti che le passioni vincano su ogni cosa, ogni difficoltà, ogni tristezza. Ogni viaggio è uno stile di vita, il nostro stile di vita è la gioia. 

Alla scoperta di Prosecco: cosa vedere e cosa degustare

Oggi vi porto alla scoperta di Prosecco, un quartiere di Trieste. E’ una tappa molto interessante da fare, sia se si è diretti a Trieste , sia se si vuole fermarsi un attimo, per raggiungere la Croazia, sia d’estate che d’autunno o la Slovenia. Non perdiamo altro tempo e vediamo subito cosa vedere e cosa degustare a Prosecco. Qui, in questo quartiere, non solo è nato il famoso vino Prosecco, poi portato in Veneto, precisamente nella zona tra Conegliano e Valdobbiadene, zone molto famose per la produzione di questo vino, ci sono davvero luoghi molto curiosi da visitare.

Come raggiungere Prosecco

Raggiungere Prosecco è molto facile basta prendere l’uscita nel Lisert di Trieste verso Sgonico e seguire le indicazioni per il centro città. 

Alla scoperta di Prosecco: un po’ di storia

Etimologicamente Prosecco viene dallo sloveno Prosek che significa “preseka” ovvero “parte del bosco tagliata in uno stretto passaggio”. Pare che proprio in questa zona, già dal tempo dei romani venisse coltivato il vino Pucinum, che prese poi il nome di Prosecco dal suo castello. Nei secoli dopo il 1700 la coltivazione di questo vino fu portata in Veneto, nei colli tra Valdobbiadene e Conegliano.

Dal 2010 circa questa zona è diventata DOC e la produzione di Prosecco a Trieste è quasi pari allo zero. Qui si coltiva oggi principalmente Chardonnay, Glera, Malvasia (da Malvasia istriana), Pinot grigio, Sauvignon, Traminer, Vitovska, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Refosco e Terrano. La popolazione di Prosecco è per la maggior parte slovena o composta da esuli istriani, visto che questi territori sono passati solo negli anni 70 definitivamente sotto la giurisdizione italiana. Dopo la guerra infatti il territorio  fu diviso tra Jugoslavia e Alleati. Nel 1954 ci fu un primo accordo con il Memorandum di Londra nella spartizione dei territori di Trieste e dell’Istria, successivamente con il Trattato di Osimo si confermarono i territori italiani come li conosciamo oggi.

Alla scoperta di Prosecco: cosa degustare
Alla scoperta di Prosecco: cosa degustare

Alla scoperta di Prosecco: cosa vedere

Preparatevi perché questo paesino non è molto grande e quando ci si passa nessuno ci scommetterebbe che ci sia qualcosa di importante da vedere, invece una sosta ai posti sotto elencati è davvero piacevole e fonte di stupore.

Il cimitero austro-ungarico

Trieste è stata sotto l’impero austroungarico fino alla prima guerra mondiale. Qui a Prosecco, in mezzo a un breve sentiero tra il bosco, dalla statale, potete raggiungere in poco tempo il cimitero Austroungarico. Qui sono sepolti molti soldati di tutte le nazioni: italiani, ungheresi, sloveni etc che combatterono nella prima guerra mondiale con l’impero austroungarico. Un luogo che fa venire i brividi per l’importanza storica che rappresenta.

Fa pensare che ora l’Europa è unita, mentre in passato non lo era. Il silenzio di questo posto ti arriva in fondo al cuore. È un pezzo di passato incastonato lì, tra boschi e rocce, cade nella testa come una goccia d’acqua e ti fa riflettere su quanto sia importante la pace e la memoria. Non è semplice da scovare, meglio parcheggiare la macchina nella via di fronte, dove c’è la stazione dei Carabinieri, e poi addentrarsi a piedi sul sentiero indicato. Non si può accedere a questo cimitero in macchina. 

Alla scoperta di Prosecco: il cimitero austro-ungarico
Alla scoperta di Prosecco: il cimitero austro-ungarico

Il santuario del Monte Grisa

Il santuario del monte Grisa è facilmente raggiungibile dal centro di Prosecco. È posto in cima ad una collina da cui si può godere una vista meravigliosa su tutto il Golfo di Trieste e sul Castello Miramare. Il santuario è chiamato dai triestini il Formaggino per la sua forma triangolare che ricorda appunto un formaggino. E’ stato eretto nel 1963 e consacrato al cuore di Maria da Papa Giovanni XXIII nel 1959.

Questo santuario è stato fortemente voluto dal vescovo di Trieste Santin, al termine della guerra del 1945. Il vescovo fece un voto a Maria in cambio della salvezza della città minacciata dagli attacchi bellici. L’edificio è molto grande, diviso in due parti, una inferiore, più raccolta con una bellissima statua della madonna di Fatima e una superiore, molto ampia e grande. Non ho mai visto sinceramente un santuario così imponente costruito in una posizione così suggestiva vista mare. Un luogo di culto e di devozione fatto per ricordare la pace e l’unione tra i popoli. 

Alla scoperta di Prosecco: il santuario del monte Grisa
Alla scoperta di Prosecco: il santuario del monte Grisa

Le osmize

Le osmize sono degli agriturismi presenti un po’ in tutta Trieste, situati lungo le stradine del Carso aperti soprattutto nel periodo primaverile e estivo, dove si possono degustare specialità del luogo, fatte in casa e buon vino. Segnaliamo a Prosecco diverse osmize.

Osmiza Kamence, ottimo vino e salumi, non offre però dessert. Al momento e chiusa e per trovarla abbiamo faticato un po’ perché è in una viuzza parallela, fuori dal centro.
Azienda Agricola Verginella, un’ osmiza con una vista davvero meravigliosa dove degustare ottime prelibatezze guardando il mare. Al momento è chiusa e  riapre per Pasqua. 
Trattoria sociale di Prosecco, si trova nel centro del paese, un posto dove il tempo sembra essersi fermato, rustico e caratteristico allo stesso tempo. Ottima cucina italiana e serba. 

Le osmize di Prosecco
Alla scoperta di Prosecco: le osmize

Non c’è dubbio qui a Prosecco come in tutta la zona delle Osmize si mangia cibo genuino e biologico. Gli affettati, il formaggio e il vino hanno un sapore autentico e vero. 

Come descrivere Prosecco con le emozioni?

A Prosecco il mare ti è sempre vicino, lo senti accarezzarti il volto, con la sua aria a volte mite a volte più fredda. Mi sono sempre chiesta cosa sia in realtà un confine, se appartenga più all’uomo che alla natura. Questo piccolo paesino così come tutta Trieste, ti fa comprendere che il confine non è altro che una linea immaginaria tracciata dall’uomo per proteggersi e difendersi. Prosecco, e i luoghi vicini sono la bellezza senza confini, un viaggio da fare per perdersi nella vivace diversità del mondo, accompagnati piacevolmente da sapori unici e piaceri del palato.
Se vi è piaciuto l’articolo venite a trovarmi sul mio blog, Viaggi di Passioni.

Vi aspetto!

Alla scoperta di Prosecco: conclusioni

Se non conoscevate questo quartiere di Trieste, direi che è un’ottima scusa per visitare il Friuli e scoprire dove è nato realmente il Prosecco!
Vi è piaciuto questo viaggio alla scoperta di Prosecco? Se avete domande per Paola e Giuseppe, scrivetele nei commenti!

14 commenti su “Guest Post: alla scoperta di Prosecco”

  1. Sono stata a Trieste, ma non ho visitato Prosecco perché nessuno me ne ha parlato. Grazie per la vostra illustrazione del luogo, che ho trovato molto interessante.

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  2. Non sono ancora stata a Trieste, città che voglio vedere da tempo, per cui apprezzo molto questi consigli su questo quartiere, molto particolare il santuario segnalato, ne terrò sicuramente conto quando mi capiterà di visitare Trieste

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  3. Ho apprezzato molto questo articolo. Ho visitato molto tempo fa’ queste zone, addirittura era ancora unificata come Jugoslavia l’oltre-confine. Per caso avevamo visto il Cimitero Austro-Ungarico, ed ora ho avuto la risposta a questo ricordo da bambina. Grazie per tutte queste idee di visita.

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  4. Pensa che io fino a qualche anno fa associavo il Prosecco solamente al vino, senza sapere che fosse un luogo reale! Il santuario mi sembra davvero particolare, infatti ora andrò a cercarmi qualche foto. E sono certa che la gastronomia locale sia davvero eccezionale!

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  5. Non sono ancora mai stata a Trieste ma ammetto che mi hai incuriosito non poco unendo questo itinerario storico al le prelibatezze da gustare

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  6. Non avevo idea che il “prosecco” derivasse proprio da un quartiere di Trieste con questo nome! Questa città mi è ancora sconosciuta e spero di vederla per la Pasqua prossima! Grazie di questo articolo, lo rileggerò quando partirò per questa splendida città.

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  7. ma quindi a Prosecco non si beve il prosecco?! Ho fatto una bella scoperta e non mancherò di visitare questo quartiere dato che ho in mete di andare a Trieste la prossima primavera. Mi è piaciuta molto la presentazione di Paola e la sua idea di poesia terapeutica

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  8. Quando ho letto “prosecco” nella homepage ho subito cliccato per sapere di cosa trattarsi. Pensavo in bollicine e aperitivi. Ho scoperto, invece, che esiste una città con questo nome di cui non avevo assolutamente idea. Beata ignoranza! E’ stata una bella scoperta e sicuramente se capito da quelle parti saprò cosa fare!

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  9. E per fortuna che la produzione di Prosecco qui è pari a zero, perchè la zona del Prosecco è in provincia di Treviso, e per noi Veneti è indiscussa la cosa. Anche se il nome del paese può ingannare parecchio 🙂

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