Avevo promesso di raccontarvi qualcosa in più del paese in ci ho vissuto per 25 anni, quindi eccomi qua per accompagnarvi alla scoperta di cosa vedere a Castellaro.
Storia di Castellaro
Come al solito, prima di portarvi con me a scoprire cosa vedere a Castellaro, vi lascio qualche accenno sulla storia di questo paesino sulle colline sopra Taggia.
Il suo nome deriva da una fortificazione primitiva degli antichi liguri montani, costruita appunto sulla cima del monte dove si trova il piccolo borgo.
Nel 1153, comparirono le prime citazioni ufficiali di Castellaro, tramite alcuni documenti in cui fu sottoscritto l’atto di concessione del feudo di Castellaro appunto dai signori feudali della valle e del basso Piemonte verso Anselmo Quaranta, un loro parente.
Dopo il passaggio di Castellaro a varie famiglie, nel 1561 anche questo borgo fu preso di mira dai Saraceni e lasciato senza difese al passaggio dei pirati, che ovviamente ne approfittarono.
Nel 1815, Castellaro fu annesso al Regno di Sardegna e, successivamente, nel 1861, al Regno d’Italia.
Adesso, Castellaro è un piccolo borgo di poco più di 1000 anime, non lontano da Taggia e dalla Valle Argentina.
Come raggiungere Castellaro
Per arrivare a Castellaro, avrete diverse alternative, ma io vi racconto la più semplice.
Uscendo al casello di Arma di Taggia, scendendo quindi verso Arma, troverete una rotonda con delle grandi olive al centro. Qui, dovrete andare sempre dritti, passare il ponto e, alla vostra sinistra, vi apparirà una strada che sale verso la collina.
Troverete Castellaro facilmente, dopo circa 5 chilometri.
Cosa vedere a Castellaro
Per visitare questo piccolo borgo, impiegherete non più di un’ora circa.
Castellaro, infatti, è attraversato da un’unica via principale, che vi porterà a visitare tutte le sue bellezze.
Il mio consiglio è quello di perdervi tra i piccoli vicoletti, perché le arcate e i colori pastello delle case li rendono davvero suggestivi e instagrammabili.
Seguendo la via principale, vi ritroverete a visitare due attrazioni.
La chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli
La chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli si staglia al centro del borgo, alla sommità di un’altura, che ne permette la visione del campanile e della struttura praticamente da ogni angolo del paese.
Fu costruita tra il 1619 e il 1634, nel luogo in cui, in origine, sorgeva l’antico castello, che fu distrutto nel 1341.

L’interno della chiesa è molto bello, ma forse lo è ancora di più il suo esterno, con l’ampio cortile di ciottoli, che spesso diventa il luogo di scatti per le cerimonie religiose.
Palazzo Arnaldi
Questo splendido edificio fu costruito nel XIX secolo. Si tratta di un’architettura civile edificata in stile neo gotico e con una grande piazza davanti, oggi adibita a parcheggio.

Il particolare giù interessante è il susseguirsi di araldi e simboli che lo abbelliscono. Infatti, non raffigurano solamente Castellaro o la Repubblica di Genova, ma anche tutte le altre terre intorno.
Il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa
Adesso vi porto fuori dall’abitato, per mostrarvi il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa.
Per raggiungere questo santuario, dovrete continuare a salire lungo la strada principale, seguendo le indicazioni. Arriverete in un grande cortile e vi troverete il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa proprio davanti agli occhi.
La strada che vi conduce al santuario è fiancheggiata da 15 cappellette, che rappresentano i misteri del Rosato.
Voi vi chiederete come un santuario a Castellaro sia legato all’isola di Lampedusa.
Ve lo spiego subito.
Il santuario fu edificato al ritorno al suo borgo di un certo Andrea Anfosso. La leggenda narra che quest’uomo, nel 1561, fu catturato da Turchi e trasportato sull’isola di Lampedusa. Anfosso, però, riuscirò a fuggire, costruendo una barca con mezzi di fortuna e usando come vela la sacra immagine della Madonna, che ancora oggi si venera all’interno del Santuario.
L’edificio fu edificato nella prima metà del 600, con chiesa e porticati centrali e laterali. Sulla facciata, potrete ammirare due iscrizioni, una in latino e una in italiano, ma anche un affresco. Insieme, illustrano proprio l’evento della salvezza di Andrea Anfosso.
Cosa vedere a Castellaro: conclusione
Castellaro è un piccolo borgo, molto caratteristico e con poche ma molto belle attrazioni. È il paesino in cui ho vissuto per 25 anni e spero vi sia piaciuto questo articolo, in cui vi ho accompagnato appunto a scoprire cosa vedere a Castellaro.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate e vi invito a scoprire altri borghi di questo tipo nella sezione Liguria.
Sono i piccoli borghi come questo che mi fanno innamorare della nostra Bella Italia!!!!
Non potrei essere più d’accordo con te!
Da come lo descrivi e da come lo hai immortalato nelle foto sembra davvero un borgo autentico, da visitare in modalità lenta.. insomma come piace a me!
Esatto! Più lento di così non esistono! Sono piccoli borghi, che vanno proprio visitati passeggiando tra i loro vicoli..
Beh, come molti di voi già lo sanno…io sono amante dei borghi!
quindi questo fa perfettamente al caso mio!
Molto bello e autentico
Sono contenta ti sia piaciuto!
Non ci crederai, ma vado a visitarlo proprio domani, in occasione della giornata organizzata dal Fai. Deve essere bellissimo, mi aspetto grandi cose 🙂
Ti è piaciuto?
La Liguria mi incuriosisce molto e spero di venire presto a vedere queste bellezze di persona
Spero anche io! Nel caso, sai chi contattare!
Durante la mia infanzia ogni anno andavo in vacanza in Liguria e gli ultimi anni andavo proprio ad Arma di Taggia, tuttavia non ho mai visitato questo piccolo borgo!! Ottima ragione per tornarci appena possibile!
Assolutamente! Da Arma di Taggia si possono raggiungere dei borghi bellissimi!
Conosco poco la Liguria, ma ogni volta scopro nuovi borghi che mi fanno sempre più appassionare a questa regione. Anche Castellaro, per quanto piccolo, sempra davvero un paese grazioso!
La Liguria è preziosa proprio per questo! C’è sempre qualcosa di nuovo, e bellissimo, da scoprire!
Tu pensa che io da piccola pensavo che Castellaro si chiamasse così per via del castello che si vede dall’autostrada, e che invece ho scoperto anni dopo non essere un castello, ma il Palazzo Arnaldi di cui parli nel post.
Leggo sempre volentieri i tuoi post liguri: mi fai tornare a casa…
Grazie! Sono contenta ti piacciano! Tu di dove sei esattamente?
Complimenti per la precisa descrizione, ci andremo in questi giorni di sicuro!
Grazie
Grazie mille! Spero vi piacerà!