Festa di San Benedetto a Taggia: tradizioni del ponente ligure

La bellissima tradizione che lega Taggia e San Benedetto trova radici in una leggenda del passato, che ancora oggi però sopravvive e vive con forza all’interno della popolazione tabiese. Se non avete mai sentito parlare della festa di San Benedetto a Taggia e, soprattutto, non avete paura del fuoco, vi porto con me alla scoperta di questa suggestiva tradizione che ha le radici proprio in questo splendido borgo.

Festa di San Benedetto a Taggia: la leggenda

Ma partiamo da principio. Da cosa nasce la festa di San Benedetto a Taggia, detta anche “Notte dei Furgari”?
Nasce da un’antica leggenda, legata alla pirateria e a quei saccheggiatori Saraceni che imperversavano lungo le coste della Liguria, per assaltare le fortezze e distruggere i piccoli borghi medievali. 

Durante San Benedetto, a Taggia si ricordano proprio le razzie dei Saraceni. Un giorno, infatti, San Benedetto avvistò al largo le vele dei pirati e, per evitare l’attacco al borgo, consigliò agli abitanti di accedere grandi giochi al suo interno. In questo modo, avrebbero ingannato i Saraceni, che avrebbero così pensato che la città fosse già stata saccheggiata. 

Festa di San Benedetto a Taggia: la Notte dei Furgari

Solitamente, la festa di San Benedetto a Taggia si svolge il sabato più vicino al patrono, San Benedetto. La preparazione per i festeggiamenti, però, inizia già qualche giorno prima, quando gli abitanti del borgo si riuniscono a accatastare legna e rami di ulivo per cui, poi, creeranno, in ogni rione, grandi falò, che saranno bruciati poi solo la sera della festa. 

Io, che ho amato questa festa si da quando ero bambina, amo fare una passeggiata per Taggia anche durante il giorno, partendo dalla mattina, per osservare i preparativi, ma anche perché incontrerete tante persone che, oltre ai falò, stanno già preparando per la cena. Forse dovreste essere del posto per sapere dove andare, ma non vi posso mica dire tutti i segreti. 

Preparazione falò per la festa di San Benedetto a Taggia
Preparazione falò

La festa vera e propria, però, inizia dopo cena. Quest’anno, dopo anni di magra sia per questioni di ordine pubblico sia per la pandemia, abbiamo potuto avere di nuovo un assaggio delle cascate di furgari che un tempo illuminavano il borgo.
Un tempo erano diverse, in vari punti della città. 

Questa volta, è stato dato l’ok per due spettacoli pirotecnici.
Il primo, visto fortunatamente in prima fila, è stato messo in scena in Piazza Cavour, la piazza più centrale di Taggia.
Il secondo, che non sono riuscita a vedere proprio da vicino, invece è stato in Piazza Trinità, quello che per me è il luogo più bello del borgo. 

Festa di San Benedetto a Taggia, Piazza Cavour
Festa di San Benedetto a Taggia, Piazza Cavour

I due spettacoli sono stati molto simili, ma sicuramente è stato bello poi assistere alla vera accensione del falò dopo lo sparo dei furgari. Ah.. ma non vi ho detto cosa sono questi furgari! Altro non sono che canne di bambù riempiti di ferro e polvere da sparo. Quelli più piccolini sono usati per le cascate e per giocare per la città, quelli più grandi.. beh, ve lo spiego tra un attimo!

Appena finito lo spettacolo pirotecnico, infatti, è ora di farsi un bel giro tra le piazze più iconiche di Taggia. Vi consiglio di visitare sicuramente queste: Piazza Grande, dove troverete davvero un sacco di persone a cantare e sparare bambù; Piazza Spagnoli che, racchiusa tra le abitazioni, è il posto più bello dove sparano i bambù. Insomma, l’avrete capito: i furgari più grandi vengono sparati al cielo nelle piazze più iconiche del borgo!

Insomma, la festa di San Benedetto a Taggia è un’esplosione di colori e calore!
Per questo motivo, la sconsiglio a chi non ama tanto il fuoco. Una mia amica è scappata terrorizzata dalle scintille e dalle fiamme che sprigionano i falò, che dovrete comunque circumnavigare per attraversare il borgo.

Quindi, per il resto della serata vi ritroverete a passeggiare e incontrare persone, finché non sarete stanchi e, se conoscete qualcuno del posto, potrete ritrovarvi nella sua cantina, a mangiare e bere in compagnia, come succedeva sempre una volta!
Sicuramente, se avete in mente di partecipare a questa festa, vi consiglio di chiamarmi!

La festa di San Benedetto a Taggia: conclusione

Sicuramente la festa di San Benedetto a Taggia è un ottimo motivo per visitare il borgo, che ha un centro storico bellissimo e, difatti, è uno dei borghi più belli d’Italia. Ve ne avevo già parlato qui, vi ricordate?
Voi cosa ne pensate? Avreste il coraggio di partecipare a questi festeggiamenti di fuoco?

22 commenti su “Festa di San Benedetto a Taggia: tradizioni del ponente ligure”

  1. Non conoscevo questa tradizione di San Benedetto di Taggia e la trovo molto particolare, sicuramente diversa da qualunque cosa mai vista. Non ho paura del fuoco (anche se l’idea delle scintille ovunque un po’ mi preoccupa), e sicuramente mi piacerebbe vedere questo spettacolo.

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  2. Io sempre un pò paura dei fuochi e a Capodanno mi chiudo in casa, però adoro la Liguria e questa festa è molto particolare e mi piacerebbe molto assistervi magari aspettando la bevuta del “dopo”!

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  3. Ma che ironia! Abito a Imperia, quindi molto vicino a Taggia, ma non avevo mai sentito parlare di questa festa e di questo pittoresco modo per celebrare il patrono. Vedrò di non perdermela la prossima volta!

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    • Ammetto che i taggiaschi sono molto gelosi (e campanilisti) riguardo questa tradizione. Hanno paura che i foresti la rovinino, ma secondo me invece è talmente bella che dovrebbero vederla tutti!

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  4. E’ uguale a una delle tradizioni del basso Lazio, i fuochi di San Giuseppe di Itri, ma i rovi bruciano per diverse ragioni. Non per il patrono ma per aiutare la primavera ad entrare e a essere proficua nei raccolti. Sarò in Liguria la prossima settimana spero di riuscire a fare un salto a Taggia! Mi intriga

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  5. Non conoscevo questa festa ma amo tutte le feste con il fuoco perchè mi mettono un’incredibile allegria e mi piacerebbe molto vedere la notte dei furgari ma… non conosco nessuno in zona! Dovrei prima farmi qualche amico e poi… farmi invitare a cena, no?😂 🤣

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  6. Ma quanto deve essere divertente partecipare a questa festa e sparare bambù, sembra quasi di festeggiare Capodanno!! Peccato essere un pò lontana da Taggia!

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  7. Che belle che sono queste feste patronali. È sempre bene parlarne per mantenere vive queste tradizioni. Nello specifico non conoscevo né il paesino e né la festività.

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  8. Direi un’autentica occasione per visitare Taggia e il Ponente Ligure! Adoro le feste popolari e questa non la conoscevo quindi mi ha fatto proprio piacere scoprirla sul tuo blog, grazie di cuore!

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  9. Accendere fuochi fa parte anche del nostro retaggio pagano, sto scrivendo proprio ora un articolo che parla dei popoli celti e delle tradizioni che hanno “lasciato” qui in Romagna e guarda caso… si parla di falò! Stupende le connessioni!

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    • Magnifico! La nostra non è una tradizione legata a antichi popoli e culture, ma apprezzo tantissimo che in molte parti dell’Italia ci siano tradizioni simili, ognuna legata a qualcosa di particolare.

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  10. Dev’essere molto bella questa festa. Non ci crederai ma non sono ancora stata in Liguria magari potrei iniziare proprio andando a Taggia. Adoro questo tipo di feste tradizionali.

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